Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

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Vettese, Angela 24 occorrenze

L'arte contemporanea tra mercato e nuovi linguaggi

affrancarsi da canoni ormai obsoleti e come forma di ribellione nei confronti dell’ideologia comunista che limitava la libertà espressiva imponendo un

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A questo punto, però, dovremmo chiederci se una limitazione della libertà d’espressione non sia implicita in ogni forma di finanziamento statale

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Resta un dubbio di fondo. L’arte visiva ha invaso il mondo nella sua formula occidentale, probabilmente perché è la forma più simbolica di un

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D’altro canto, l’impegno morale e il ruolo dell’artista come testimone della condizione umana ha percorso anche nel dopoguerra ogni forma d’arte. La

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. A essa si chiede di sapersi tradurre in un atto comunicativo, componendosi in una forma capace di mettere in moto la mente di chi osserva in modo

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luogo dell’informazione a luogo della forma, e ci troviamo di fronte alla sostituzione del linguaggio razionale-informativo con quello visuale-emotivo

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concepite primariamente per dare una forma al pensiero.

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delle azioni che si svolgono in luoghi anomali, per le strade e nelle piazze cittadine o in paesaggi naturali, dell’arte che prende forma in situ, in un

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Nel suo saggio La forma del tempo, scritto nel 1972, George Kubler associa l’evoluzione della produzione artistica al procedere della storia con

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tempo diventano desueti lasciando il posto a urgenze più impellenti: l’insieme di problemi e soluzioni disegna una «forma del tempo» che deposita

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negli Stati Uniti avviando quella che sarebbe diventata la prima forma di arte autenticamente americana, l’Espressionismo astratto, che assunse due

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Duchamp, che si fece fotografare da Man Ray vestito da donna come Rrose Sélavy o con una tonsura da frate a forma di stella. Per non parlare del suo essersi

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concezione portò a un tale rifiuto di ogni forma d’espressione al di fuori di quella geometrica, e quindi di ogni figurazione, che l’artista dada Paul

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proprio assemblaggi in senso stretto, queste esperienze fotografiche ricostruiscono una realtà frammentata sotto forma di archivi. Anche Hanne Darboven

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di raccolta, il comporre cibi cotti e variati a partire da ingredienti quasi non commestibili; ogni forma di bricolage, insomma, come è stato inteso da

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’importanza della forma o della materia: si dimenticano facilmente colossali statue di marmo, mentre si trova il modo per ricordare anche l’atto più

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determinati da una comunità che è abbastanza elastica per cambiare sovente idea -, la quale nel suo insieme forma un’istituzione.

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consapevole del sistema dell’arte dagli anni Ottanta al 2000. L’installazione, nella sua forma finale, si presenta come un modulo circolare composto da

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siti; 4. indurre alcuni direttori di museo a ospitare esposizioni personali, in forma di mostre di esordio nella project room, mostre di mici-career

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Forse proprio come forma di difesa, l’artista inglese è diventato un abile promotore di se stesso, tanto da ricomprare un terzo delle opere che

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dalla caccia al tesoro. Né va sottovalutata la ricompensa sotto forma di fama da parte del mecenate: l’impegno civico e culturale, da un lato, e la

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: nata come forma effimera e transitoria, in cui la presenza fisica dell’opera era stata portata ai limiti dell’anoressia, se non addirittura del tutto

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Forse ancora più emblematico a questo proposito è il caso della Street Art, una forma d’espressione nata negli anni Settanta come linguaggio

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team di persone che lo aiutano, capire di quale attrezzatura tecnica ha bisogno, dialogare con le istituzioni nel caso in cui il suo lavoro prenda forma

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